Dopo le polemiche sul "sì" o sul "no", nel dedicare un giorno festivo ai 150 anni dell'Unità d'Italia (tralasciamo i commenti e vedetevi i video sotto e a lato) possiamo proprio esternare questa eclamazione !
Ma aldilà della festa in sè (o del giorno festivo più in generale, ove molti devono ugualmente lavorare), è comunque il messaggio che deve arrivare : oltre le ricorrenze, oltre i significati di una festa, che possano essere anche ricchi di senso civico e non solo di senso "morale" o "spirituale". Credere nell'Italia vuol dire anche credere in noi stessi, con i nostri pregi e i nostri difetti; in una realtà che inevitabilmente sarà multiculturale e multietnica, ma senza trascurare la nostra identità di italiani, nella forma e nella sostanza.
Una festività civile anche per riflettere, su chi siamo e cosa saremo, nel rispetto di tutti.
p.s. : Una festa in più anche in onore del 25 aprile ...
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